Cosa Nostra in crisi, avanzano le mafie orientali. Le triadi cinesi innanzitutto, ma anche i giapponesi della Yakuza e i mafiosi russi. Ma preoccupa anche l’inedita quanto efferata criminalità del Sud-est asiatico.
Dalla Chicago di Al Capone, con i suoi agguati compiuti da rombanti auto in corsa, alla New York di don Vito Corleone, “padrino” saggio e spietato, i film di Hollywood hanno pesantemente condizionato l’immaginario collettivo sulla realtà della mafia italo-americana. Al punto che ancora oggi è questa la raffigurazione del crimine made in Usa più accreditata nel mondo: un’organizzazione capillare, capace di coniugare un’efficienza stile Spectre e aspetti del composito folclore nazionale – Little Italy, il Ponte di Brooklyn, Columbus Day e via discorrendo. Ma quanto risponde alla verità l’immagine del mafioso italoamericano celebrata nei libri di Mario Puzo e nei film di Francis Ford Coppola? E soprattutto: Cosa Nostra americana ha ancora la supremazia nel mondo della grande criminalità organizzata statunitense?
Dalle lacrime alle opportunità. Di certo sappiamo che la mafia di origine italiana ha dominato incontrastata negli Usa per un lungo periodo che va dagli anni Venti fino a tutti gli anni Ottanta. La sua forza risiedeva nell’enorme bacino umano su cui poteva fare presa. Soltanto tra il...