di redazione Catania, quartiere Librino. Il cosiddetto monumento della vergogna mafiosa fa brutta mostra di sé nel quartiere periferico della zona sud ovest della città. Un collaboratore del mensile «I Siciliani giovani», Luciano Bruno, raccoglie la richiesta del suo direttore Riccardo Orioles: raccontare le periferie urbane. Fulcro dei suoi scatti: un palazzo di cemento sgomberato nel 2011 ma ancora in piedi nel quartiere ghetto di Catania. “Le foto che ero andato a scattare – ha commentato il ragazzo sul proprio profilo Facebook – ieri mattina (venerdì 10 gennaio,
n.d.r.) servivano proprio a questo, a far vedere quello che io ho visto per una vita intera attraverso i miei occhi. Ed invece me lo hanno portato via con violenza, questo sguardo, insieme ad un dente”.
Già, perché mentre stava svolgendo il suo lavoro, Luciano Bruno è stato circondato da sei persone, che lo hanno prima minacciato con un’arma, poi lo hanno picchiato fino, appunto, a fargli saltare un dente
(foto). Durante il pestaggio, i sei aggressori hanno fornito dettagli sui familiari di Bruno, il che lascia presagire che si tratti di un vero e proprio avvertimento.
Moltissimi gli attestati di stima indirizzati al giornalista. Tra questi, segnaliamo il messaggio di Riccardo Orioles: “Ieri mattina intorno...