
Nella tarda mattina di oggi – 7 dicembre – la primula rossa Michele Zagaria è stato arrestato, dopo sedici anni di latitanza, grazie ad un’operazione delle Squadre Mobili di Napoli e Caserta, oltre che del Servizio Centrale Operativo di Polizia: a coordinare i magistrati della Dia partenopea. Le forze dell’ordine nella notte hanno assediato la zona di Casapesenna, nel Casertano, per poi fare irruzione nel covo del superboss a capo dei Casalesi. Michele Zagaria si trovava in un nascondiglio sotteraneo scavato al di sotto di un’abitazione in via Mascagni, a Casapesenna. All’arrivo delle forze dell’ordine, il boss di Gomorra, rivolgendosi ai magistrati, ha commentato: «Avete vinto voi, ha vinto lo Stato»; subito dopo è stato colto da malore.
Nato il 21 maggio 1958, Michele Zagaria “capastorta” era considerato il capo indiscusso del clan dei Casalesi, specie dopo l’arresto – avvenuto nel novembre 2010 – di Antonio Iovine; latitante dal 1995, su di lui gravano accuse di reati quali associazione di stampo mafioso, omicidio, rapina, estorsione. Viene considerato il re del cemento a livello nazionale: i suoi interessi si sono estesi fino al Lazio, alla Toscana, all’Umbria, all’Abruzzo, alla Lombardia e, in particolare, all’Emilia-Romagna.
In merito al prezioso lavoro svolto...