Emilia più Romagna uguale terra di mafia. L’equazione esatta nel report ‘Tra la via Aemilia e il West’
Feb 9th, 2016 | Categoria: articoli
“[Prendete] i 239 [componenti] per una cosca [tanti sono gli imputati del processo Aemilia, ndR], moltiplicatelo per le altre 50 ramificazioni criminali presenti in regione (tra ’ndrangheta, cosa nostra, camorra e sacra corona unita) ed elevatelo alle 7 mafie straniere presenti (nordafricana, nigeriana, cinese, sudamericana, rumena, ucraina e albanese), ed eccovi l’equazione esatta che porta a dire al procuratore antimafia Roberto Pennisi: l’Emilia Romagna è terra di mafia”. Il senso del rapporto Tra la via Aemilia e il West (scaricabile in pdf qui), appena pubblicato e curato da da AdEst (Bologna), Gruppo dello Zuccherificio (Ravenna) e Gruppo antimafia Pio La Torre (Rimini), sta in queste parole del giornalista Gaetano Alessi. Il lavoro, corale, è un aggiornamento del rapporto Emilia Romagna cose nostre. Cronaca di un biennio di mafie in E.R., pubblicato soltanto nel novembre del 2014 e già tristemente superato dalla cronaca. L’Emilia Romagna, e non è una novità, è terra riconosciuta di mafia. Lo dicono le inchieste, lo confermano i processi. Le mani delle organizzazioni criminali, come già espresso dalla Direzione investigativa antimafia nel suo ultimo rapporto semestrale, sono calate pesantemente sulla regione rossa. Quelle della ‘ndrangheta, soprattutto. Ma anche Cosa nostra, camorra e Sacra corona unita hanno il loro...